Soneto XXXII
Por Michelangelo Buonarroti Sento d'un foco un freddo aspetto acceso che lontan m'arde e sé con seco agghiaccia; pruovo una forza in due leggiadre braccia che muove senza moto ogni altro peso. Unico spirto e da me solo inteso, che non ha morte e morte altrui procaccia, veggio e truovo chi, sciolto, 'l cor m'allaccia, e da chi giova sol mi sento offeso. Com'esser può, signor, che d'un bel volto ne porti 'l mio così contrari effetti, se mal può chi non gli ha donar altrui? Onde al mio viver lieto, che m'ha tolto, fa forse come 'l sol, se…